CAMILLA BURELLI ( UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO ) | Gli autori del blog

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Balneari: un passo avanti, due indietro


La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza del 20 aprile 2023 (causa C348/22) è intervenuta sull’applicazione della direttiva 2006/123/CE, meglio conosciuta come direttiva “Bolkenstein”. La Corte ha confermato l’effetto diretto dell’art. 12, ribadendo l’obbligo di applicare una procedura concorsuale per l’affidamento delle concessioni demaniali marittime. Nel caso di specie delle aree balneabili, la Corte non ha, tuttavia, chiarito in maniera adeguata la questione della scarsità delle risorse demaniali.


Balneari. Dopo lo stop del Consiglio di Stato e il monito del Quirinale, in attesa della Corte di giustizia


Con sentenza depositata lo scorso 1° marzo, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha stabilito che la nuova proroga automatica delle concessioni demaniali marittime deve essere disapplicata per contrasto con il diritto europeo. A questa pronuncia è seguito l’importante monito mosso dal Presidente della Repubblica.

 


Responsabilità penale dell'operatore balneare: ancora una pronuncia della Cassazione


Con sentenza dello scorso aprile, la Corte di cassazione penale è intervenuta sull’annosa questione delle c.d. concessioni balneari statuendo che la proroga legale dei termini di durata delle concessioni operi solo per gli atti ampliativi successivi all’entrata in vigore della proroga stessa e non, quindi, per i titoli concessori precedenti. Di conseguenza, ha ritenuto integrato il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale. Il principio, così espresso, pone significative criticità.


La strategia europea contro le scalate estere alle imprese alla prova dei negoziati


Il 5 maggio 2021 la Commissione ha pubblicato una proposta di regolamento che mira a porre rimedio alle sovvenzioni di Stati terzi a favore di operatori economici attivi nel mercato interno, in tal modo rafforzando il corpus normativo “comunitario” in materia di concorrenza, commercio e appalti pubblici. La proposta, che dovrà bilanciare i diversi interessi degli Stati membri, è attualmente oggetto di dibattito in seno al Consiglio e al Parlamento europeo, nonché tra gli stessi governi nazionali


La condanna della Polonia al pagamento di un milione di euro al giorno: troppo o troppo poco?


La condanna di uno Stato membro da parte della Corte di giustizia al pagamento di una somma a titolo cautelare è opportuna? La somma decisa dal giudice europeo per la Polonia è effettivamente consistente? Lo scritto considera come la condanna a versare un milione di euro, per non avere la Polonia sospeso le disposizioni che non garantivano l’indipendenza, l’imparzialità e la precostituzione per legge dei giudici, possa risultare meno “audace” di quanto prima facie appaia.


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